Ormai il tempo a disposizione per mettersi a regola con le etichette BPA free e non incorrere in sanzioni dalla UE sta terminando.
Come ormai tutti sanno, la normativa UE prevede che dal 2 gennaio 2020 nella carta termica non vi siano più tracce di bisfenolo A (BPA) per evitare rischi alla salute.
Comunemente, questa sostanza viene regolarmente usata come sviluppatore di colore in scontrini e cartellini di vario tipo.
Il Regolamento dell'Unione europea 2016/2235 ha apportato gravi modifiche all'elenco delle sostanze soggette a restrizioni REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) decretando fuori legge, in quanto potenzialmente dannose per la salute, le carte termiche con concentrazioni di BPA superiori allo 0,02% .
Il termine ultimo per il ritiro di questo tipo di carta termica è fissato a poco meno di tre mesi: la data è il 2 gennaio 2020.
Che cos' è il Bisfenolo e i rischi per la salute
Il bisfenolo A (BPA) è un comunissimo composto chimico organico diffuso ed impiegato in tutto il mondo come sviluppatore di colore nelle carte termiche e nella produzione di plastiche di policarbonato e resine epossidiche.
Creato alla fine del secolo scorso, nel 1891, dal ricercatore russo A.P. Dianin, il BPA è una sostanza che viene preparata tramite la condensazione dell'acetone con il fenolo per mezzo dell'acido cloridrico o altra resina.
Dove si trova il BPA
Oltre che nelle comuni carte termiche, ossia negli scontrini o nella carta da fax, questa sostanza viene utilizzata nelle attrezzature sportive o nei CD, oltre che generalmente circolare in fabbrica di plastica e di lattine.
Questo prodotto si usava in precedenza per evitare la contaminazione e corrosione del metallo, ignorando purtroppo, gli effetti nocivi sulla salute umana.
Sulla carta termica, invece, il suo impiego equivale a circa 1-1,5% del peso della carta, sufficiente per creare problematiche alla salute in caso di prolungato contatto.
Quali sono i rischi
Già da anni la Francia ha proibito l'utilizzo del BPA, temendo i rischi per la salute su chi è spesso a contatto con la sostanza. Intolleranza giustificata e recepita a pieno dall'agenzia europea ECHA, che si occupa del controllo delle sostanze chimiche.
Gli studi sulla salute delle persone a costante o frequente contatto con il BPA hanno confermato purtroppo i peggiori auspici.
La sostanza sembra essere nociva a vari livelli:
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incide negativamente su diabete e cardiopatie
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causa aritmia
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può causare obesità
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aumenta il rischio di cancro alla prostata e alla mammella
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danneggia lo smalto dentale, aggredendolo e provocandone la demineralizzazione e decolorazione
Per quanto riguarda gli scontrini di cassa, la nocività del BPA, si aggrava proprio quando lo scontrino viene impresso, cioè quando lo scontrino tiepido viene staccato dalla stampante. Quest'operazione ripetuta più e più volte comporta una pericolosa esposizione al bisfenolo A.
Idem dicasi per lattine e barattoli per alimenti, in cui l'intossicazione può essere anche più forte, poiché la sostanza penetra nel cibo all'interno del contenitore, cibo che poi verrà consumato.
Etichette prive di BPA
Fortunatamente questi rischi e pericoli sono stati messi al bando grazie alle direttive UE. Il settore della carta ha trovato già soluzioni e alternative al BPA da tempo: esistono infatti le cosidette etichette BPA free.
Se la tua azienda acquista o usufruisce in larga misura di etichette e scontrini, la necessità di avere una carta termica BPA free dev'essere più sentita che mai. Non solo per ragioni legislative e per evitare spiacevoli sanzioni, ma anche per motivi etici, evitando di provocare effetti negativi alla salute delle persone.
Le etichette senza BPA sono state progettate proprio per questo scopo e sono quindi perfettamente in linea con i requisiti giuridici.
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Mettersi al passo con la normativa è semplice e possibile, grazie al commercio di etichette senza BPA. Si può controllare la veridicità delle informazioni chiedendo info più dettagliate al produttore, controllando la scheda tecnica del prodotto.
Come già sottolineato, la legge stabilisce di smaltire tutte le scorte di vecchie etichette e carta termica entro il 2 gennaio 2020, dopodiché si incorreranno in varie sanzioni.
Chiaramente, acquistare scontrini ed etichette in carta termica senza bisfenolo è già possibile farlo da parecchi mesi: in commercio su Mr Label, infatti, un tipo di carta termica per scontrini senza BPA, per essere completamente sicuri sia a livello fisico che giuridico.
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